In tanti soffrono del fastidioso mal d’orecchio e, se anche tu rientri tra questi, è importante capire da cosa può dipendere (e quindi prevenirlo) e come curarlo e attenuare i sintomi.
Ma fai attenzione, la maggior parte delle abitudini che solitamente adottiamo per l’igiene e la cura delle orecchie è non solo sbagliata, ma anche molto pericolosa.
Cause comuni del mal d'orecchio
Tra le parti del corpo a cui prestiamo maggiore attenzione, in genere, non rientrano le nostre orecchie.
Nonostante siano molto delicate e suscettibili a diversi fattori ambientali (come il freddo o l’acqua del mare e delle piscine), le trascuriamo ricordando di prendercene cura solo quando percepiamo dolore o fastidio.
L’otalgia – questo il nome medico del mal d'orecchio – è un disturbo comune sia negli adulti che nei bambini.
Può interessare una o entrambe le orecchie, essere associato ad altri disturbi e risultare continuo o intermittente.
Tra la particolarità di cui tenere conto è che i dolori alle orecchie possono dipendere da una malattia dell’orecchio stesso o da una che riguarda un organo adiacente (come il naso, la gola o l’articolazione temporo-mandibolare).
Le cause più frequenti di mal d’orecchio sono:
- Otite media acuta
- Otite esterna
- Tappi di cerume
- Presenza di corpi estranei
- Traumi all’orecchio
- Infiammazione dei distretti adiacenti
- Disturbi della mandibola
L’otite media acuta è l’infiammazione dell’orecchio medio che si ha come conseguenza di un’infezione, virale o batterica.
Può portare alla perforazione del timpano che, se non trattata, può dare conseguenze gravi (come anche la perdita dell’udito), anche se nell’immediato si percepisce un sollievo del dolore come riduzione della pressione sulla membrana timpanica.
L’otite esterna è invece l’infiammazione dell’orecchio esterno che si verifica specialmente d’estate quando si trascorre molto tempo in acqua (mare o piscina). È provocata da un’infezione causata dai batteri presenti negli ambienti umidi.
La presenza di corpi estranei o l’eccessivo accumulo di cerume possono esercitare una pressione tale sull’orecchio da provocare dolore.
Anche una lesione (come quella provocata dai cotton fioc), uno schiaffo e qualsiasi evento traumatico a carico dell’orecchio può causare a un dolore molto forte.
Il mal d’orecchio poi può verificarsi come sintomo di una tonsillite o come effetto collaterale dell’intervento di rimozione delle tonsille.
Anche chi soffre di disturbi della mandibola e problemi dentali (ascessi, bruxismo, parotite) può, per l’irritazione del nervo facciale e di quello trigemino, andare incontro a un mal d’orecchi ricorrente e molto intenso.
Rimedi naturali per il mal d’orecchio
A differenza di altre condizioni, per il mal d’orecchio esistono pochi rimedi naturali. Anzi, il ricorso a impacchi e soluzioni fai da te di vario tipo è quasi sempre sconsigliato.
Questo sia per la loro scarsa efficacia, ma soprattutto perché non curano il disturbo responsabile del dolore, generalmente un’infezione o un’infiammazione, rischiando addirittura di peggiorare la situazione sottostante.
Il primo approccio che si può seguire è il ricorso al paracetamolo e ai farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) come antidolorifici.
Parallelamente, per i primi giorni può essere efficace l’assunzione delle gocce auricolari, ma chi ha un timpano perforato non dovrebbe utilizzarle.
Ecco quindi che è sempre altamente consigliabile consultare prima il Medico di base, effettuare una visita di controllo e sulla base di questa seguire le indicazioni sulla terapia.
Un aspetto importante a cui prestare attenzione è quello del cerume. La sua presenza non è segno di scarsa igiene, anzi.
Il cerume è fondamentale – motivo per cui viene prodotto dall’organismo – per contrastare le infezioni locali e spesso i problemi maggiori si verificano per il frequente tentativo di rimuoverlo.
L’uso dei cotton-fioc o di altri sistemi può determinare un accumulo maggiore di cerume o danneggiare le membrane dell’orecchio.
Trattamenti medici per il mal d’orecchio
La terapia farmacologica si basa, innanzitutto, sugli analgesici, gli anestetici locali e gli antinfiammatori che permettono di alleviare i sintomi.
Successivamente, in base alla causa, il Medico prescrive degli antibiotici o degli antinfiammatori verificando l’entità della causa che ha portato al mal d’orecchio e valutando la necessità di ulteriori controlli e interventi.
Quando consultare un medico
Il ricorso al consulto medico è, come anticipato, sempre raccomandato in presenza di un mal d’orecchi.
I sintomi non vanno mai sottovalutati né ignorati e va assolutamente evitato l’abuso di antidolorifici per la gestione continua di un disturbo.
Il Medico va quindi consultato sempre, sia per definire la terapia iniziale che per segnalare l’eventuale inefficacia della terapia prescritta.
Parallelamente, se si percepisce una perdita di udito, rumori e ronzii nelle orecchie, sensazione di vertigine e fuoriuscita di sangue dall’orecchio è sempre necessario rivolgersi tempestivamente a uno specialista in otorinolaringoiatra.
Prendersi cura della salute delle orecchie è una scelta decisiva per evitare fastidi, dolori e possibili conseguenze gravi.
Una corretta prevenzione è quella che si basa sull’igiene regolare (basta far scorrere poca acqua tiepida dentro l’orecchio), l’evitare di usare il sapone per lavare le orecchie (l’acqua insaponata crea un ambiente che favorisce la crescita dei fermi) e asciugare completamente le orecchie dopo il bagno reclinando la testa da entrambi i lati per farlo.
Non usare asciugamani, cotone, fazzoletti o garze; il calore del phon (con un getto tiepido) può andare bene ma solo se tenuto a non meno di 30 centimetri di distanza dall’orecchio.
Mal d’orecchio: l’importanza della prevenzione
Il mal d'orecchio può essere davvero fastidioso e debilitante, e quando il dolore si manifesta, curarlo diventa già più complicato.
Per questo è importante prevenirne la comparsa, seguire gli accorgimenti di cui abbiamo parlato sopra e utilizzare prodotti pensati proprio per la cura e il benessere delle orecchie, come quelli di seguito da noi selezionati.
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