Come migliorare l’aspetto delle cicatrici

Come migliorare l’aspetto delle cicatrici

Prendersi cura della pelle significa avere un’attenzione in più anche per quei difetti che la rendono unica: in questo caso, le cicatrici.

A volte discrete, altre più visibili, possono diventare motivo di disagio, soprattutto quando si trovano in punti del corpo che non possiamo (o non vogliamo) nascondere.

Anche se rappresentano il naturale esito del processo di guarigione, le cicatrici possono cambiare nel tempo e, in alcuni casi, diventare più marcate o fastidiose.

Per questo è importante sapere che esistono gesti semplici e mirati per prendersene cura, aiutando la pelle a ritrovare il suo equilibrio e migliorando visibilmente l’aspetto delle cicatrici, con delicatezza e costanza. Perché ogni segno merita attenzione, ma nessuno dovrebbe farti sentire a disagio.

Tipologie di cicatrici

Partiamo dal dire che, propriamente, le cicatrici rappresentano il risultato finale del processo di riparazione della pelle in seguito a una lesione.

In questa fase, il tessuto danneggiato viene sostituito da un tessuto fibroso, che ha il compito di “chiudere” la ferita. 

Propriamente, quindi, le cicatrici sono l’effetto della guarigione della pelle, ma possono avere dimensioni e aspetti molto diversi tanto da rappresentare, a volte, un problema non indifferente. 

Esistono diverse tipologie di ferite che si manifestano per varie cause responsabili del danno alla pelle. 

Tra le principali cause di cicatrici ricordiamo:

  • ferite
  • conseguenze di interventi chirurgici
  • acne
  • abrasioni trascurate
  • varicella
  • ustioni
  • infezioni
  • traumi
  • dermatite
  • tatuaggi
  • piercing
  • reazioni allergiche
  • malattie

Le cicatrici, invece, possono essere distinte in:

  • piane
  • ipertrofiche
  • atrofiche
  • cheloidee

Le cicatrici piane (dette anche ‘normali’) sono quelle che non emergono rispetto alla superficie della pelle. Sono generalmente più chiare rispetto alla pelle circostante, lisce e non presentano pori e peli. 

Le cicatrici ipertrofiche, invece, sono quelle nelle quali vi è stata un’iperproduzione di tessuto cicatriziale che appare quindi spesso e sporgente

Queste cicatrici sono molto più evidenti (con un colore rossastro o rosaceo), hanno una forma irregolare e a volte possono provocare anche dolore.

Al contrario le cicatrici atrofiche (tipiche dell’acne e della varicella) sono quelle nelle quali vi è stata una produzione insufficiente di tessuto. Il risultato è una cicatrice più infossata rispetto alla pelle circostante. 

Infine, le cicatrici possono essere cheloidee, quando si verifica una sovrapproduzione di tessuto cicatriziale oltre la ferita originaria. 

Possono verificarsi a seguito di traumi, ustioni, abrasioni, piercing e ferite e a differenza delle cicatrici ipertrofiche non solo non regrediscono nel tempo, ma possono anche peggiorare.

Creme e trattamenti topici

A seconda del tipo di cicatrice è possibile prevedere l’utilizzo di trattamenti topici in grado di migliorarne l’aspetto. 

Questi prodotti possono contenere sostanze naturali o farmaci ed è importante utilizzare sempre prodotti dermatologicamente testati per evitare irritazioni, reazioni allergiche e conseguenze peggiori. 

I principali rimedi topici a cui fare riferimento sono:

  • silicone
  • vitamina E
  • retinolo
  • acido ialuronico
  • aloe vera
  • olio di mandorle o di calendula
  • tea tree oil
  • allantoina e antociani

Questi prodotti, a seconda della sostanza con cui sono realizzati, agiscono in diverso modo per migliorare l’aspetto delle cicatrici. 

Da una parte riducono l’ispessimento e gli avvallamenti, così come favoriscono il rimodellamento della pelle aumentando l'idratazione e l’elasticità.

Trattamenti professionali

Si ricorre, invece, a trattamenti medici in caso di cicatrici più evidenti, associate a sintomi e fastidi o che risultano particolarmente invalidanti. 

Le principali opzioni disponibili sono:

  • trattamento laser
  • micro-needling
  • peeling chimico
  • dermoabrasione
  • filler
  • iniezioni di corticosteroidi
  • chirurgia plastica
  • crioterapia

Il trattamento laser ha l’obiettivo di stimolare la produzione di nuovo collagene nella zona della cicatrice, favorendo il rinnovamento cellulare e migliorando l’aspetto della pelle.

Il micro-needling, invece, è un trattamento tramite il quale si creano dei microfori nella pelle per aiutare le cellule cutanee a rigenerarsi più velocemente, stimolando la produzione di collagene. 

Il peeling chimico, invece, prevede l’utilizzo di particolari sostanze per rimuovere gli strati superficiali della pelle e, laddove possibile, le sporgenze delle cicatrici.

Similmente avviene nella dermoabrasione, ma in questo caso la levigatura avviene mediante un’azione meccanica. 

Il filler è una tecnica che prevede iniezioni di sostanze a base di acido ialuronico, utilizzato soprattutto per distendere le cicatrici atrofiche.

Le iniezioni di corticosteroidi, invece, hanno l’obiettivo di ridurre il gonfiore e l’infiammazione, mentre la chirurgia plastica viene utilizzata per rimuovere e riposizionare le cicatrici più complesse. 

Esiste poi la crioterapia, che prevede l’utilizzo dell’azoto liquido per distruggere il tessuto in eccesso (cicatrici ipertrofiche).

Buone abitudini per la guarigione della pelle

Oltre ai trattamenti topici di cui abbiamo già parlato (e in generale per qualsiasi approccio di cura delle cicatrici) è importante prestare attenzione ad alcuni accorgimenti

Questi hanno lo scopo non solo di velocizzare la guarigione della pelle, ma anche di prevenire un peggioramento della cicatrice o la compromissione del processo curativo. 

A questo proposito i dermatologi consigliano di prestare attenzione a:

  • utilizzo della protezione solare → applicando creme solari SPF 50+ specialmente sulle cicatrici che sono più sensibili
  • idratazione → mantenere idratata la pelle tramite oli e creme previene la formazione delle cicatrici
  • cura delle ferite → prima ancora che il processo di formazione delle cicatrici sia completato, è necessario disinfettare e mantenere pulita la pelle evitando di grattarsi o rimuovere la crosta

Infine, è utile anche dedicare cura e attenzione nell’applicazione dei prodotti topici, agendo con massaggi circolari esercitando una certa pressione per contrastare la rigidità tipica della zona cicatriziale.

Quando rivolgersi a un Dermatologo

La gestione di una ferita non è mai da sottovalutare, in quanto ci sono molte variabili che incidono sull’esito del processo di guarigione. 

Molto, infatti, dipende dal tipo di pelle, dall’età e dalla zona in cui si è verificata la ferita, non solo dall’entità della lesione. 

Le persone con pelle sensibile, infatti, sono generalmente più a rischio così come le persone più adulte che, rispetto ai bambini, hanno una capacità rigenerativa della pelle progressivamente minore. 

Oltre a esserci anche una certa predisposizione genetica, le cicatrici tendono a formarsi maggiormente sul petto, sulle spalle, sulla schiena e nelle zone in prossimità delle articolazioni.

È quindi utile in questi casi consultare sempre un Dermatologo, così come avviene a seguito di un intervento chirurgico (come il parto cesareo) nel quale il medico suggerisce il trattamento da seguire per migliorare la gestione della cicatrice.

In generale è poi fondamentale non sottovalutare la presenza di una cicatrice:

  • rossa, dolorante o responsabile di prurito
  • che cambia colore e forma
  • che limita i movimenti
  • è ampia o profonda

Inoltre, anche nel caso in cui la cicatrice risultasse particolarmente antiestetica e avesse un impatto sulla propria autostima, è fondamentale ricorrere a uno specialista per valutare le possibili opzioni di intervento e migliorare così non solo l’aspetto della cicatrice ma anche la qualità della propria vita.

Se hai altri dubbi o desideri maggiori delucidazioni, puoi contattarci alla nostra Assistenza WhatsApp. Di seguito, troverai anche la nostra selezione di prodotti dedicata alla cura delle cicatrici

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