Acido folico in gravidanza: l'importanza dell'integrazione

Acido folico in gravidanza: l'importanza dell'integrazione

Fin dalla prima visita ginecologica dopo il test di gravidanza, viene raccomandata e prescritta l’assunzione di acido folico.

Una scelta motivata da numerose ricerche scientifiche che mostrano come l’assunzione costante di questo nutriente sia associata ad evidenti benefici preventivi non solo per il benessere della donna, ma anche per lo sviluppo del bambino.

Oltre a essere prescritto alle future mamme, l’acido folico viene fortemente raccomandato anche alle donne che sono alla ricerca di una gravidanza, in quanto la sua assunzione prima del concepimento si rivela ancora più efficace per permettere uno sviluppo sano del feto. Scopriamo perché.

Cos'è l'acido folico e dove trovarlo?

Come specificato dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), l’acido folico è una vitamina idrosolubile appartenente al gruppo B (è infatti conosciuto anche come vitamina B9) che svolge un ruolo essenziale nella sintesi del DNA e in diversi processi metabolici.

È presente in diversi alimenti, specialmente nella verdura a foglia verde (spinaci, broccoli, asparagi e lattuga), nei legumi (fagioli, piselli), nella frutta (arance, kiwi, fragole e limoni), nel fegato e in alcuni cereali.

Il “problema” dell’integrazione di acido folico è legato alla natura di questa vitamina; infatti, si tratta di una vitamina idrosolubile che quindi si perde quando entra a contatto con la luce, l’aria o il calore. Cosa significa?

Che durante la cottura e la preparazione di alimenti ricchi di acido folico, la vitamina si disperde, non venendo quindi assunta dall’organismo se non in minima parte.

Occorre poi considerare che, durante la gravidanza, il bambino si nutre attingendo dalle risorse dell’organismo materno.

Proprio per questo motivo, l’integrazione di acido folico si rivela indispensabile durante le prime fasi dello sviluppo fetale per assicurare tutti i benefici in termini di prevenzione.

Quando e perché assumere l'acido folico

In quale fase della gravidanza bisognerebbe iniziare ad integrare acido folico?

L’assunzione di questa vitamina è raccomandata nelle settimane precedenti il concepimento (laddove esso fosse cercato) e durante tutto il primo trimestre di gravidanza.

In questa fase, infatti, l’embrione va incontro a una rapida trasformazione che determina la formazione di numerosi organi.

L’assunzione quotidiana di acido folico si rivela quindi fondamentale per ridurre il rischio di difetti del tubo neurale (DTN), ovvero tutte quelle malformazioni congenite che possono provocare complicanze più o meno gravi e permanenti per tutta la vita del piccolo.

Perché fa bene al bambino?

Ma quali sono i reali benefici dell’acido folico per il feto?

Come abbiamo appena visto, la sua assunzione previene il rischio dei difetti al tubo neurale, ovvero quell’elemento embrionale che porterà alla formazione del midollo spinale.

Difetti di formazione al midollo spinale possono portare alla spina bifida (una lesione della colonna vertebrale) o ad altre condizioni che determinano un quadro patologico grave, che può compromettere lo stato di salute e la qualità di vita del piccolo.

La carenza di acido folico incide anche sullo sviluppo cognitivo del nascituro e, anche se non sono ancora state accertate le cause e i meccanismi che determinano questo effetto, sembrerebbe utile anche per prevenire diversi difetti cardiaci congeniti e la labio-palatoschisi (condizione conosciuta anche come labbro leporino).

Oltre che sul feto, un’assunzione regolare di acido folico durante la gravidanza apporta benefici anche alla futura mamma. Vediamo quali.

Perché fa bene alla mamma?

L’acido folico riduce il rischio di parto pretermine, con tutte le complicazioni ad esso associate.

Si tratta di un prezioso alleato per la salute della donna in generale, a prescindere dalla gestazione.

È infatti coinvolto nella produzione di emoglobina, per il corretto funzionamento del sistema nervoso e, ancora, per il supporto al sistema riproduttivo femminile.

L’acido folico contribuisce poi alla maturazione degli ovociti e, durante la gestazione, all’impianto dell’embrione e alla formazione della placenta.

Una carenza di vitamina B9, inoltre, è associata a un aumento dei tumori alle ovaie, alle mammelle, al cervello, alla cervice e al colon.

I migliori integratori di acido folico per la gravidanza

Abbiamo visto che l’assunzione di acido folico tramite l’alimentazione è molto limitata. Come fare quindi per fare il pieno di questo prezioso nutriente?

In commercio esistono numerose tipologie di integratori di acido folico specificatamente realizzati per supportare la gravidanza.

Alcuni di questi prevedono la presenza combinata di acido folico e ferro, essendo questo un altro nutriente essenziale per il funzionamento e il benessere dell’organismo femminile durante le delicate fasi della gravidanza.

Esistono poi anche integratori multivitaminici che prevedono la presenza delle principali vitamine e nutrienti necessari durante la gestazione.

L’AIFA raccomanda in gravidanza un’integrazione quotidiana di almeno 400 mg, ma è sempre consigliato consultare il proprio Ginecologo per una valutazione specifica e una prescrizione più adeguata alla propria situazione.

Qui trovi una selezione, effettuata dai nostri farmacisti apposta per te, di integratori di acido folico da poter assumere in gravidanza.

Se però hai qualche dubbio o necessiti di ulteriori delucidazioni, non esitare a contattarci tramite l’assistenza WhatsApp!

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