Russare è un fenomeno comune che può creare imbarazzo e tensione, oltre a disturbare il riposo di chi lo vive e di chi dorme accanto.
Anche se involontario, questo disturbo può indicare anche condizioni ben più serie.
Senza sottovalutare poi l’impatto che può avere sul sonno e sulla qualità del riposo.
Sei tra coloro che russano o hai in famiglia persone che soffrono di questo problema?
Parliamone e scopriamo cosa si può fare per migliorare il benessere di tutti!
Cause del russare
Russare significa produrre durante il sonno un rumore rauco dal naso e dalla gola.
Il russamento può variare di intensità e frequenza e, spesso, il fastidio è più in chi lo percepisce che in chi ne soffre.
Spesso, chi russa va incontro a:
- Risvegli frequenti;
- Respiro affannoso;
- Sonnolenza diurna;
- Mal di testa.
Non è ancora del tutto chiara la causa principale per cui si russa, ma probabilmente dipende dal rilassamento dei muscoli del palato molle durante il sonno (motivo per cui non si verifica di giorno) e dalla posizione supina assunta.
In questa posizione, infatti, la lingua arretra all’interno della cavità orale andando a ostruire il normale passaggio dell’aria.
Durante la respirazione, che resta normale, l’aria che entra ed esce fa “vibrare” il palato molle provocando il tipico rumore del russamento.
Dobbiamo attenzionare, però, che ci sono una serie di fattori di rischio che aumentano la possibilità di russare:
- Età superiore a 50 anni;
- Obesità;
- Congestione nasale;
- Menopausa;
- Gravidanza;
- Anomalie nella mascella;
- Anomalie anatomiche che ostacolano il flusso dell’aria (tonsille, palato molle e lingua molto grandi, polipi nasali o una deviazione del setto nasale).
È stata evidenziata anche una certa familiarità nel russamento, per cui è molto probabile che i figli di genitori che ne soffrono andranno incontro anche loro a questo tipo di disturbo.
Oltre al fastidio provocato negli altri membri della famiglia, il russamento rappresenta un segnale di allarme se si ha uno o più di questi sintomi e condizioni:
- Russamento costante;
- Russamento molto forte;
- Mal di testa al mattino;
- Sonnolenza diurna;
- Ipertensione arteriosa;
- Obesità;
- Episodi di soffocamento durante il sonno.
Spesso, a russare sono le persone che soffrono di apnee ostruttive del sonno (OSA), una condizione che ha diversi livelli di gravità e che provoca la riduzione della quantità di ossigeno, con un conseguente aumento dei livelli di anidride carbonica nel sangue.
Rimedi naturali e cambiamenti nello stile di vita per smettere di russare
Ci sono una serie di accorgimenti che è possibile adottare per provare a smettere di russare.
Alcuni di queste accortezze riguardano il sonno, altre invece lo stile di vita generale.
I consigli più comuni a cui prestare attenzione sono:
- Dormire su un fianco;
- Dormire tenendo la testa sollevata;
- Mantenere un peso corporeo non eccessivo;
- Evitare l’alcol;
- Non assumere farmaci sedativi prima di andare a dormire;
- Cenare con pasti poco abbondanti e digeribili;
- Utilizzare decongestionanti;
- Fare attività fisica;
- Mantenere gli stessi orari nell’andare a letto.
Per le forme più lievi, può essere utile anche ricorrere ai dispositivi che generano rumori bianchi o far indossare i tappi per le orecchie a chi dorme nella stessa stanza.
Non si tratta, ovviamente, di cure dirette per il disturbo, ma possono essere utili per ridurre il disagio arrecato dal russare.
Trattamenti medici e dispositivi
Nel caso in cui i rimedi naturali si rivelassero inefficaci è necessario ricorrere a una valutazione medica per affrontare adeguatamente questo disturbo.
In commercio, esistono dei farmaci locali nasali e degli spray orali anti-russamento.
I primi sono utili nel caso di ostruzioni del naso, mentre gli spray orali sono delle schiume adesive che hanno un effetto insonorizzante delle strutture coinvolte.
Il Medico può anche prevedere una terapia stomatologica e una posizionale.
Nella terapia stomatologica possono essere previsti degli apparecchi orali (dispositivi di stabilizzazione della lingua o stecche di avanzamento mandibolare) da indossare solamente durante il sonno e che possono contribuire a mantenere aperte le vie aeree durante il sonno, riducendo o eliminando il russamento.
La terapia posizionale, invece, si basa sull’utilizzo di dispositivi meccanici o elettronici.
I dispositivi meccanici sono sostanzialmente dei cuscini che la persona che russa indossa e che lo “costringono” a dormire su un fianco e non in posizione supina.
Similmente, i dispositivi elettronici prevedono delle fascette contenenti dei sensori da applicare dietro la nuca della persona che russa.
Questi sensori memorizzano le posizioni, registrano il russamento e quando la persona si trova in posizione supina iniziano a vibrare con diversa intensità per portarla a cambiare posizione senza svegliarla.
Infine, nel caso in cui nessuno dei precedenti metodi non invasivi si rivelasse inefficace si valuta il ricorso all’intervento chirurgico.
In questi casi, a seconda della gravità e delle condizioni del singolo paziente, si può ricorrere alla faringoplastica, alla chirurgia dell’epiglottide, alla chirurgia della base della lingua e alla chirurgia massiccio facciale.
Risolvere il problema con i giusti accorgimenti
Quello del russamento è un problema comune, soprattutto negli uomini, che non va mai sottovalutato.
Oltre a influire sulla qualità della vita, può essere causato da diversi fattori che meritano attenzione.
La buona notizia, come abbiamo visto, è che è possibile risolverlo con una maggiore attenzione al proprio stile di vita o ricorrendo alle terapie mediche più adeguate.
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