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Okitask Orosolubile 30 Buste 40mg
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In caso di mal di testa o altri dolori, puoi provare Okitask, che grazie al suo doppio effetto antidolorifico e antinfiammatorio, combatte rapidamente il dolore.
Utile in caso di
Mal di testa, o cefalea, è una condizione estremamente diffusa e fastidiosa, caratterizzata da dolore spesso localizzato e pulsante.
Dolori muscolari, che possono interessare uno o più muscoli che, se toccati o utilizzati, risultano contratti e dolenti. Il dolore articolare interessa, invece, le articolazioni che, lese o infiammate, manifestano dolore.
Dolori mestruali, noti anche come dismenorrea, sono tra i disturbi femminili più diffusi. I dolori da ciclo si manifestano sotto forma di crampi, spesso localizzati nel basso ventre
Nevralgie, che sono un disturbo caratterizzato da un dolore intenso e improvviso che interessa il percorso di un nervo, spesso causato da compressioni, stiramenti, traumi o infezioni.
Come assumere?
Le bustine orosolubili sono monodose.
Il contenuto si pone direttamente sulla lingua e si dissolve con la saliva, senza dover essere disciolto in acqua.
Vanno assunte preferibilmente a stomaco pieno.
Gli adulti e i ragazzi con età superiore a 15 anni, ne possono assumere da una, fino ad un massimo di tre al giorno.
Non superare le dosi indicate.
Il prodotto deve essere utilizzato solo per brevi periodi di trattamento: se il problema dovesse persistere è opportuno rivolgersi al medico.
Principio Attivo
Okitask è a base di ketoprofene sale di lisina, una molecola con duplice effetto antinfiammatorio ed analgesico, a rapido assorbimento, appartenente alla classe dei FANS, farmaci antinfiammatori non steroidei.
DENOMINAZIONE:
OKITASK 40 MG GRANULATO
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Farmaci antinfiammatori/antireumatici, non steroidei - derivati dell'a cido propionico.
PRINCIPI ATTIVI:
Ogni bustina contiene: principio attivo: ketoprofene sale di lisina 40 mg (corrispondente a 25 mg di ketoprofene).
Eccipienti con effetto no to: aspartame, sodio dodecil solfato.
Per l'elenco completo degli ecci pienti, vedere paragrafo 6.1.
ECCIPIENTI:
Povidone, silice colloidale, idrossipropilmetilcellulosa, eudragit EPO , sodio dodecil solfato, acido stearico, magnesio stearato, aspartame, mannitolo, xilitolo, talco, aroma lime, aroma limone, aroma frescofor t.
INDICAZIONI:
Dolori di diversa origine e natura, ed in particolare: mal di testa, m al di denti, nevralgie, dolori mestruali, dolori muscolari e osteoarti colari.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR:
Okitask 40 mg granulato non deve essere somministrato nei seguenti cas i: ipersensibilita' al principio attivo, ad altri farmaci antiinfiamma tori non steroidei (FANS) o ad uno qualsiasi degli eccipienti, elencat i al paragrafo 6.1; asma, broncospasmo, rinite acuta, orticaria, eruzi oni cutanee, polipi nasali, edema angioneurotico o altre reazioni di t ipo allergico causati da ketoprofene, o da medicinali con analogo mecc anismo d'azione (per esempio acido acetilsalicilico, altri FANS e inib itori selettivi della ciclo-ossigenasi 2), vedere paragrafo 4.8; asma bronchiale pregressa; grave insufficienza cardiaca; gastrite; ulcera p eptica/emorragia attiva o storia di emorragia/ulcera peptica ricorrent e (due o piu' episodi distinti di dimostrata ulcerazione o emorragia); precedenti anamnestici di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione o dispepsia cronica; storia di sanguinamento gastrointest inale o perforazione conseguente a pregressa terapia con FANS; morbo d i Crohn o colite ulcerosa; grave insufficienza epatica (cirrosi epatic a, epatiti gravi); grave insufficienza renale; leucopenia e piastrinop enia; diatesi emorragica ed altri disturbi della coagulazione, disordi ni emostatici; utilizzo di un dosaggio elevato di diuretici; terzo tri mestre di gravidanza; minori di15 anni.
POSOLOGIA:
Posologia.
Adulti e maggiori di 15 anni: la dose raccomandata e' 40 mg (corrispondente a 1 bustina), in dose singola, o ripetuta 2-3 volte a l giorno, nelle forme dolorose di maggiore intensita'.
Non superare le dosi raccomandate.
Popolazioni particolari.
Anziani: la posologia dev e essere attentamente stabilita prendendo in considerazione un'eventua le riduzione dei dosaggi sopraindicati.
Pazienti con insufficienza epa tica o renale: si raccomanda una terapia al dosaggio minimo giornalier o e un attento monitoraggio (vedere paragrafo 4.4).
In caso di insuffi cienza renale si raccomanda di controllare il volume di diuresi e la f unzionalita' renale (vedere paragrafo 4.4).
Okitask 40 mg granulato no n deve essere utilizzato in pazienti con severe disfunzioni epatiche o renali (vedere paragrafo 4.3).
Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia di Okitask 40 mg granulato nei bambini non sono state anc ora stabilite.
Modo di somministrazione: il contenuto della bustina pu o' essere posto direttamente sulla lingua.
Si dissolve con la saliva: questo ne consente l'impiego senza acqua.
E' preferibile assumere il p rodotto a stomaco pieno.
Durata di trattamento: la durata della terapi a dovra' essere limitata al superamento dell'episodio doloroso.
La dos e efficace piu' bassa deve essere usata per il periodo piu' breve nece ssario ad alleviare i sintomi (vedere paragrafo 4.4).
CONSERVAZIONE:
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conser vazione.
AVVERTENZE:
Avvertenze: gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l' uso della dose efficace piu' bassa per la piu' breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi (vedere paragrafo 4.2 e le sezioni sottostanti sui rischi gastrointestinali e cardiovas colari).
L'uso concomitante di Okitask 40 mg granulato con altri FANS, inclusi gli inibitori selettivi delle cicloossigenasi-2, deve essere evitato.
Reazioni gastrointestinali.
Emorragia gastrointestinale, ulce razione e perforazione: durante il trattamento con tutti i FANS, in qu alsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali, sono state riportate emorragia gast rointestinale, ulcerazione e perforazione, che possono essere fatali.
Nei pazienti con storia di ulcera, soprattutto se complicata da emorra gia o perforazione (vedere paragrafo 4.3), il rischio di emorragia gas trointestinale, ulcerazione o perforazione e' piu' alto con dosi aumen tate di FANS.
Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la do se piu' bassa possibile.
L'uso concomitante di agenti protettori (miso prostolo o inibitori di pompa protonica) deve essere considerato per q uesti pazienti e anche per pazienti che assumono in concomitanza basse dosi di acido acetilsalicilico o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali (vedere sotto e paragrafo 4.5).
Pazienti con storia di tossicita' gastrointestinale, specialmente gli anziani, devono riferire qualsiasi sintomo e/o segno addominale (comp reso il sanguinamento gastrointestinale) anche all'inizio del trattame nto.
Cautela deve essere prestata ai pazienti che assumono farmaci con comitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o emorrag ia, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin, inibitor i selettivi del reuptake della serotonina o agenti antiaggreganti come l'acido acetilsalicilico (vedere paragrafo 4.5).
Anziani: gli anziani hanno una frequenza aumentata di reazioni avverse ai FANS, specialmen te emorragie e perforazioni gastrointestinali, che possono essere fata li (vedere paragrafo 4.2).
Pazienti con malattia gastrointestinale in atto o pregressa dovrebbero essere attentamente sorvegliati per la com parsa di disturbi digestivi, specialmente sanguinamento gastrointestin ale.
Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale in p azienti che assumono Okitask 40 mg granulato il trattamento deve esser e sospeso.
Pazienti con ulcera peptica attiva o pregressa: alcune evid enze epidemiologiche suggeriscono che ketoprofene puo' essere associat o a un elevato rischio di grave tossicita' gastrointestinale rispetto ad altri FANS, soprattutto ad alte dosi (vedere paragrafi 4.2 e 4.3).
Reazioni cutanee: gravi reazioni cutanee alcune delle quali fatali, in cluse dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi e pidermica tossica, sono state riportate molto raramente in associazion e con l'uso dei FANS (vedere paragrafo 4.8).
All'inizio del trattament o i pazienti sembrano essere a piu' alto rischio.
Okitask 40 mg granul ato deve essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesion i della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilita'.
Precauzion i.
Disfunzione cardiovascolare, renale ed epatica: in pazienti con fun zionalita' renale compromessa la somministrazione di ketoprofene deve essere effettuata con particolare cautela in considerazione dell'elimi nazione essenzialmente renale del farmaco.
La funzionalita' renale dev e essere attentamente monitorata nei pazienti con insufficienza cardia ca, cirrosi e nefrosi, nei pazienti che ricevono una terapia diuretica , in pazienti con compromissione renale cronica, in particolare se i p azienti sono anziani.
In questi pazienti, la somministrazione di ketop rofene puo' provocare una diminuzione del flusso ematico renale causat a dall'inibizione delle prostaglandine e portare ad uno scompenso rena le (vedere paragrafo 4.3).
Cautela e' inoltre richiesta in pazienti so ggetti a terapia diuretica o probabili ipovolemici perche' risulta aum entato il rischio di nefrotossicita'.
Come per tutti i FANS, Okitask 4 0 mg granulato puo' aumentare l'azoto ureico plasmatico e la creatinin a.
Come per altri inibitori della sintesi delle prostaglandine, Okitas 40 mg granulato puo' essere associato ad eventi avversi sul sistema r enale che possono portare a nefrite glomerulare, necrosi papillare ren ale, sindrome nefrotica ed insufficienza renale acuta (vedere paragraf o 4.8).
In pazienti con valori della funzione epatica anormali o con s toria di malattia epatica, i livelli di transaminasi devono essere val utati periodicamente.
Come per altri FANS, Okitask 40 mg granulato puo ' provocare incrementi di alcuni parametri epatici e anche aumenti sig nificativi nelle SGOT e SGPT (vedere paragrafo 4.8).
In caso di aument o rilevante di tali parametri, la terapia deve essere interrotta.
Con l'uso di ketoprofene, sono stati riferiti casi di ittero ed epatite (v edere paragrafo 4.8).
I pazienti anziani sono piu' predisposti alla ri duzione della funzione renale, cardiovascolare o epatica.
Effetti card iovascolari e cerebrovascolari: come per altri FANS, pazienti con iper tensione non controllata, insufficienza cardiaca congestizia, cardiopa tia ischemica accertata, malattia arteriosa periferica e/o malattia ce rebrovascolare devono essere trattati con ketoprofene soltanto dopo at tenta valutazione.
Analoghe considerazioni devono essere effettuate pr ima di iniziare il trattamento in pazienti con fattori di rischio per malattia cardiovascolare (es.
ipertensione, iperlipidemia, diabete mel lito, fumo).
Cautela e' richiesta prima di iniziare il trattamento nei pazienti con anamnesi positiva per ipertensione e/o insufficienza car diaca congestizia da lieve a moderata poiche' sono stati riscontrati r itenzione di liquidi ed edema correlati al trattamento con i FANS.
INTERAZIONI:
Associazioni non raccomandate.
Altri FANS (compresi gli inibitori sele ttivi della cicloossigenasi 2) e alte dosi di salicilati (> 3 g/die): la somministrazione contemporanea di diversi FANS puo' aumentare il ri schio di ulcere e sanguinamento gastrointestinali, per un effetto sine rgico.
Anticoagulanti (eparina e warfarin): i FANS possono amplificare gli effetti degli anticoagulanti.
Se la cosomministrazione non puo' e ssere evitata, il paziente deve essere strettamente monitorato.
Inibit ori dell'aggregazione piastrinica (ticlopidina e clopidogrel): la somm inistrazione contemporanea di un FANS puo' aumentare il rischio di san guinamento per inibizione della funzionalita' piastrinica e danno alla mucosa gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4).
Se la cosomministraz ione non puo' essere evitata, il paziente deve essere strettamente mon itorato.
Litio: la somministrazione contemporanea di diversi FANS puo' aumentare i livelli plasmatici di litio, che possono raggiungere valo ri tossici, per una ridotta escrezione renale.
I livelli plasmatici di litio devono essere attentamente monitorati e il dosaggio di litio de ve essere adattato durante e dopo la sospensione del trattamento con k etoprofene e con altri FANS.
Metotrexato, a dosi superiori di 15 mg/se ttimana: la somministrazione contemporanea di un FANS puo' aumentare i l rischio di tossicita' ematica del metotrexato, soprattutto se sommin istrato ad alte dosi, probabilmente per uno spiazzamento di legame all e proteine plasmatiche e una diminuzione della clearance renale.
L'ass unzione dei due medicinali deve essere distanziata di almeno 12 ore.
I dantoine e solfonammidi: gli effetti tossici di queste sostanze posson o essere aumentati; poiche' il legame proteico del ketoprofene e' elev ato, puo' essere necessario ridurre il dosaggio di difenilidantoina o di sulfamidici, in caso di somministrazione contemporanea.
Associazion i che richiedono precauzione.
Farmaci o categorie terapeutiche che pos sono promuovere l'iperkaliemia: sali di potassio, diuretici risparmiat ori di potassio, inibitori dei convertitori enzimatici (ACE-inibitori) , bloccanti del recettore dell'angiotensina II, FANS, eparine (a basso peso molecolare o non frazionate), ciclosporina, tacrolimus e trimeto prim.
Il verificarsi dell'iperkaliemia puo' dipendere dalla presenza d i cofattori.
Il rischio e' rafforzato in caso di somministrazione cont emporanea dei farmaci su menzionati.
Tenofovir: la somministrazione co ncomitante di tenofovir disoproxil fumarato e FANS puo' aumentare il r ischio di insufficienza renale.
Diuretici: soggetti trattati con diure tici, soprattutto in caso di disidratazione, sono maggiormente a risch io di sviluppare insufficienza renale secondaria alla riduzione del fl usso ematico renale causata dall'inibizione delle prostaglandine.
Si r accomandano l'idratazione prima di iniziare la terapia concomitante e lo stretto monitoraggio della funzionalita' renale dopo l'inizio del t rattamento (vedere paragrafo 4.4).
I FANS possono ridurre l'effetto de i diuretici.
ACE-inibitori e antagonisti dell'angiotensina II: la coso mministrazione con inibitori della ciclo-ossigenasi puo' comportare a un ulteriore deterioramento della funzione renale e possibile insuffic ienza renale acuta soprattutto nei soggetti disidratati e anziani.
Si raccomandano cautela, idratazione e monitoraggio della funzione renale in caso di terapia congiunta.
Metotrexato a dosi inferiori a 15 mg/se ttimana: gli antiinfiammatori determinano una diminuzione della cleara nce renale del metotrexato con conseguente aumento della tossicita' em atica.
In caso di alterata funzione renale o di eta' avanzata il monit oraggio deve avere una frequenza maggiore.
Corticosteroidi: la sommini strazione contemporanea di FANS puo' aumentare il rischio di ulcerazio ne gastrointestinale o sanguinamento (vedere paragrafo 4.4).
Pentossif illina: la cosomministrazione puo' determinare un aumento del rischio di sanguinamento: si raccomandano controlli del tempo di sanguinamento .
Zidovudina: la combinazione con FANS aumenta il rischio di tossicita ' sui reticolociti, con anemia severa che si manifesta una settimana d opo l'inizio del trattamento con i FANS.
E' necessario controllare l'e same emocitometrico completo ed il conteggio dei reticolociti una sett imana dopo avere iniziato il trattamento con il FANS.
Solfoniluree: i FANS possono incrementare l'effetto ipoglicemico delle solfoniluree sp iazzandole dai siti di legame con le proteine plasmatiche.
Sono da ten ere presenti eventuali interazioni anche con altri ipoglicemizzanti or ali.
Glicosidi cardioattivi: i FANS possono esacerbare lo scompenso ca rdiaco, ridurre il tasso della filtrazione glomerulare e aumentare i l ivelli dei glicosidi cardiaci; tuttavia, l'interazione farmacocinetica tra ketoprofene e glicosidi attivi non e' stata dimostrata.
Associazi oni che necessitano di essere prese in considerazione.
Agenti Antiiper tensivi (Beta-bloccanti, ACE inibitori diuretici): il trattamento con un FANS puo' ridurre l'effetto dei farmaci antiipertensivi mediante in ibizione della sintesi delle prostaglandine vasodilatatrici.
Mifeprist one: l'efficacia del metodo anticoncezionale puo', in via teorica, rid ursi a causa delle proprieta' antiprostaglandiniche dei FANS incluso l 'acido acetilsalicilico.
Vi sono alcune evidenze che suggeriscono che la somministrazione contemporanea di FANS nel giorno di somministrazio ne della dose di prostaglandina non influenza in modo sfavorevole gli effetti del mifepristone o della prostaglandina sulla maturazione cerv icale o sulla contrattilita' uterina e non riduce l'efficacia clinica dell'interruzione medica di gravidanza.
Dispositivi anticoncezionali i ntrauterini (IUDs): l'efficacia del dispositivo puo' risultare ridotta con conseguente gravidanza.
Ciclosporina e tacrolimus: il trattamento contemporaneo con i FANS puo' comportare un rischio maggiore di nefro tossicita' soprattutto nei soggetti anziani.
Trombolitici: la contempo ranea somministrazione con i FANS puo' aumentare il rischio di sanguin amento.
Agenti anti-aggreganti (ticlopidina e clopidogrel) e Inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRIs): i FANS possono aumen tare il rischio di emorragia gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4).
Probenecid: la concomitante somministrazione di probenecid puo' ridur re marcatamente la clearance plasmatica del ketoprofene per inibizione della secrezione tubulare e della glucuronoconiugazione, pertanto e' necessario un adattamento della dose di ketoprofene.
Antibiotici chino lonici: dati su animali indicano che i FANS possono aumentare il risch io di convulsioni correlate all'uso di chinolonici.
I pazienti in trat tamento con FANS e chinoloni possono avere un aumentato rischio di svi luppare convulsioni.
EFFETTI INDESIDERATI:
Gli eventi avversi piu' comunemente osservati sono di natura gastroint estinale.
Classificazione delle frequenze attese: molto comune (1/10), comune (da 1/100 a <=1/10), non comune (da 1/1000 a <=1/100), raro (d a 1/10000 a <=1/1000), molto raro (<=1/10000), non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili).
Le seguenti reazioni avverse sono state osservate con l'uso di ketoprofene negli adulti.
Patologie del sistema emolinfopoietico.
Raro (>=1/10.000, <1/1 .000): anemia emorragica; frequenza non nota: trombocitopenia, agranul ocitosi, insufficienza midollare, anemia emolitica, leucopenia, neutro penia, anemia aplastica, leucocitosi, porpora trombocitopenica.
Distur bi del sistema immunitario.
Frequenza non nota: reazione anafilattica (compreso shock), ipersensibilità.
Patologie gastrointestinali.
Non co mune (>=1/1.000, <1/100): stipsi, diarrea, flatulenza, gastrite; raro (>=1/10.000, <1/1.000): stomatite, ulcera peptica; frequenza non nota: esacerbazione di colite e malattia di crohn, emorragia gastrointestin ale, perforazione gastrointestinale (a volte fatale, in particolare ne gli anziani - vedere paragrafo 4.4), ulcera gastrica, ulcerazione dell a bocca, ulcera duodenale, perforazione duodenale, melena, ematemesi, fastidio addominale, colite, pirosi gastrica, edema della bocca, pancr eatite, ipercloridria, dolore gastrico, gastrite erosiva, edema della lingua.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo.
Non comune (> =1/1.000, <1/100): eruzione cutanea, prurito; molto raro (<1/10.000): eritema; frequenza non nota: reazione di fotosensibilità, alopecia, or ticaria, angioedema, dermatite bollosa tra cui sindrome di stevens-joh nson e necrolisi epidermica tossica, edema, esantema, sindrome di lyel l, esantema maculo-papulare, porpora, pustolosi esantematica acuta gen eralizzata, dermatite.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione.
Non comune (>=1/1.000, <1/100): affaticamen to; molto raro (<1/10.000): edema della faccia; frequenza non nota: ed ema periferico, brividi, astenia.
Patologie del sistema nervoso.
Non c omune (>=1/1.000, <1/100): cefalea, vertigine, sonnolenza; raro (>=1/1 0.000, <1/1.000): parestesia; frequenza non nota: crisi convulsiva, di sgeusia, capogiro, discinesia, sincope, tremore, ipercinesia.
Patologi e dell'occhio.
Raro (>=1/10.000, <1/1.000): visione offuscata (vedere paragrafo 4.4); frequenza non nota: edema periorbitale.
Patologie dell 'orecchio e del labirinto.
Raro (>=1/10.000, <1/1.000): tinnito.
Patol ogie epatobiliari.
Raro (>=1/10.000, <1/1.000): epatite, transaminasi aumentate, bilirubina ematica aumentata; frequenza non nota: ittero.
P atologie respiratorie, toraciche e mediastiniche.
Raro (>=1/10.000, <1 /1.000): asma; frequenza non nota: broncospasmo (soprattutto nei pazie nti con ipersensibilità accertata all'acido acetilsalicilico e ad altr i fans), rinite, dispnea, edema della laringe, laringospasmo, insuffic ienza respiratoria acuta (è stato riportato un caso, ad esito fatale, in un paziente asmatico e sensibile all'acido acetilsalicilico).
Patol ogie renali e urinarie.
Frequenza non nota: insufficienza renale acuta , nefrite tubulo-interstiziale, sindrome nefritica, prova di funzional ità renale anormale, ematuria, nefrite, sindrome nefrosica, glomerulon efrite, ritenzione idrica/sodica con possibile edema, necrosi tubulare acuta, necrosi papillare renale, oliguria.
Disturbi psichiatrici.
Fre quenza non nota: umore alterato, depressione, allucinazione, stato con fusionale, agitazione, insonnia.
Patologie cardiache frequenza non not a: insufficienza cardiaca, fibrillazione atriale, palpitazioni, tachic ardia.
Patologie vascolari.
Frequenza non nota: ipertensione, vasodila tazione, ipotensione, vasculite (inclusa vasculite leucocitoclastica).
Disturbi del metabolismo e della nutrizione.
Frequenza non nota: iper potassiemia, iponatremia.
Infezioni ed infestazioni.
Frequenza non not a: meningite asettica, linfangite.
Esami diagnostici.
Raro (>=1/10.000 , <1/1.000): peso aumentato.
Studi clinici e dati epidemiologici sugge riscono che l'uso di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per t rattamenti di lunga durata) puo' essere associato ad un aumento del ri schio di eventi trombotici arteriosi (p.
es.
infarto del miocardio o i ctus) (vedere paragrafo 4.4).
Segnalazione delle reazioni avverse sosp ette.
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verifican o dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permet te un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicin ale.
Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazi one avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all' indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avvers e.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO:
Gravidanza: l'uso del ketoprofene durante il primo e secondo trimestre di gravidanza deve essere evitato, la somministrazione di ketoprofene deve essere presa in considerazione solo se il beneficio atteso per l a madre supera il rischio per l'embrione o il feto.
L'inibizione della sintesi di prostaglandine puo' interessare negativamente la gravidanz a e/o lo sviluppo embrio/fetale.
Risultati di studi epidemiologici sug geriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi delle prosta glandine nelle prime fasi di gravidanza.
Il rischio assoluto di malfor mazioni cardiache aumentava da meno dell'1%, fino a circa l'1,5%.
E' s tato ritenuto che il rischio aumenta con la dose e la durata della ter apia.
Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di p re e post-impianto e di mortalita' embrione-fetale.
Inoltre, un aument o di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, e' stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibito ri di sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico.
Pertanto il ketoprofene non deve essere somministrato durante il prim o e il secondo trimestre di gravidanza, se non strettamente necessario .
Se il ketoprofene e' usato da una donna che desidera una gravidanza, o durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, il dosaggio dev e essere mantenuto il piu' basso possibile per la durata di trattament o piu' breve possibile.
Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutt i gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre il fet o a: tossicita' cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arte rioso e ipertensione polmonare); disfunzione renale, che puo' progredi re in insufficienza renale con oligo-idroamnios; la madre e il neonato , alla fine della gravidanza, a: possibile prolungamento del tempo di sanguinamento ed effetto antiaggregante che puo' occorrere anche a dos i molto basse; inibizione delle contrazioni uterine risultanti in rita rdo o prolungamento del travaglio.
L'uso del medicinale in prossimita' del parto puo' provocare alterazioni dell'emodinamica del piccolo cir colo del nascituro con gravi conseguenze per la respirazione.
Di conse guenza, il ketoprofene e' controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza.
Allattamento: non vi sono informazioni disponibili sull'e screzione di ketoprofene nel latte materno.
Il ketoprofene non e' racc omandato durante l'allattamento con latte materno.
Fertilita': l'uso d ei FANS puo' ridurre la fertilita' femminile e pertanto non e' raccoma ndato nelle donne che intendano iniziare una gravidanza.
La somministr azione dei FANS, cosi' come di Okitask 40 mg granulato, deve essere so spesa nelle donne che hanno problemi di fertilita' o che sono sottopos te a indagini sulla fertilita'.