Forse, anche solo parlarne ti mette in imbarazzo. Ma se stai leggendo questo articolo, probabilmente, vivi con disagio il fenomeno dell’aerofagia.
In realtà, ciò che mette più in difficoltà le persone (anche per ovvie questioni sociali) sono le sue conseguenze: eruttazioni e flatulenze, ovvero la fuoriuscita di gas dalla bocca o dall’ano.
Tutti questi disturbi sono legati alla presenza di gas nell’intestino come conseguenza dell’eccessiva introduzione di aria nello stomaco.
Propriamente, infatti, per aerofagia si intende l’accumulo di aria nell’apparato digerente, che provoca gonfiore e tensioni addominali e, anche, meteorismo e flatulenze.
Per comprendere meglio l’aerofagia è utile chiarire il ruolo dei gas nel nostro organismo. I principali gas coinvolti sono:
- Idrogeno (H2)
- Metano (CH4)
- Diossido di carbonio (CO2)
Vengono prodotti nel tratto gastrointestinale come conseguenza della digestione, rappresentando un fenomeno fisiologico e del tutto normale.
La loro origine può essere attribuita a:
- Ingestione di aria;
- Deglutizione di cibi e bevande;
- Fermentazione degli alimenti da parte della flora batterica intestinale.
Questi gas vengono assorbiti dalle pareti intestinali, messi in circolo nel sangue, per poi indurre ad espellere la quantità in eccesso o tramite l’eruttazione (dalla bocca), o tramite flatulenza (dall’ano).
L’aerofagia si ha quindi in presenza di un accumulo di gas che non riesce a essere eliminato correttamente o rimane intrappolato lungo il tratto gastrointestinale.
Questo può avvenire per diversi motivi e anche in associazione a diversi disturbi più o meno gravi.
Cerchiamo quindi di comprendere come risolvere l’aerofagia per avere sollievo dai sintomi dolorosi ed evitare situazioni imbarazzanti in presenza di familiari, amici, ospiti, colleghi ed estranei.
Cause dell'aerofagia
L’aria in eccesso può essere introdotta dall’esterno o prodotta internamente, dallo stomaco o dall’intestino.
Questo può avvenire per diversi motivi:
- Alterazione della flora intestinale;
- Sindrome dell’intestino irritabile;
- Stitichezza;
- Ansia e stress;
- Gastriti e ulcere;
- Ernia iatale;
- Pancreatite;
- Tumore dell’ovaio.
Oltre a queste cause patologiche, determinate da disturbi e malattie, ci sono anche cause legate a scelte alimentari o al modo in cui mangiamo:
- Alimentazione poco varia;
- Alimentazione ricca di fibre e carboidrati;
- Consumo eccessivo di latte (e derivati);
- Ingurgitamento troppo veloce;
- Bere troppe bevande gassate;
- Fumo;
- Assunzione di alimenti con un’alta percentuale di grassi.
Spesso, quindi, l’aerofagia è solo una parte del problema e non l’unico fenomeno a cui porre attenzione.
Discorso leggermente diverso per le donne in gravidanza.
L’aerofagia è un disturbo frequente durante la gestazione che si ha per 2 ragioni:
- I cambiamenti ormonali tipici di questo periodo, come l’aumento della produzione di progesterone, che va a rallentare la funzione dell’intestino;
- Il crescente aumento del volume dell’utero, che va a premere sullo stomaco.
Questi cambiamenti fisiologici e del tutto normali vanno a rallentare la digestione e a determinare l’accumulo di gas.
Sintomi comuni
La presenza di troppa aria nell’apparato digerente è estremamente fastidiosa e può causare:
- Eruttazioni;
- Flatulenze, maleodoranti e non;
- Gonfiore e tensione addominale;
- Dolore addominale;
- Dolore alla schiena;
La fuoriuscita di gas dalla bocca o dall’ano non è l’unico sintomo dell’aerofagia; è sicuramente quello socialmente più imbarazzante, ma non necessariamente quello più fastidioso.
Rimedi naturali, consigli alimentari e comportamentali
A questo punto domandiamoci: cosa possiamo fare per risolvere l’aerofagia?
Come possiamo già intuire, possiamo migliorare la situazione intervenendo sulle possibili cause non patologiche, quindi:
- Mangiare lentamente, preferibilmente a bocca chiusa;
- Masticare completamente gli alimenti ingeriti;
- Dedicare al pasto il giusto tempo e mangiare in posizione comoda;
- Non parlare mentre si mangia;
- Seguire una dieta variegata povera di carboidrati, lattosio e fruttosio;
- Preferire cibi come riso, grano saraceno, banane, arance, mirtillo, finocchio e radicchio rosso;
- Preferire lo yogurt senza lattosio;
- Assumere bevande probiotiche;
- Evitare le bevande gassate;
- Non respirare con la bocca;
- Non utilizzare le gomme da masticare e caramelle;
- Evitare le cannucce per bere;
- Non fumare.
Contro il gonfiore addominale si rivelano molto utili anche le tisane a base di finocchio, melissa e menta.
Parallelamente, anche il ricorso a fermenti lattici probiotici e ai prebiotici è particolarmente consigliato per ripristinare l’equilibrio della flora batterica.
Se la causa dell’aerofagia è da cercare nell’ansia e nello stress, è importante investire sulle tecniche di rilassamento e tutti i metodi utili a favorire la calma e la tranquillità.
Trattamenti medici
Non esistono farmaci contro l’aerofagia e i disturbi associati possono essere gestiti con l’attenzione all’alimentazione e allo stile di vita.
È importante, invece, consultare il proprio Medico per valutare se la causa dell’accumulo di gas nell’apparato digerente è da imputare a una malattia o un disturbo di altra natura.
I segnali d’allarme sono quelli legati alla perdita di peso o alla presenza di sangue nelle feci; in questi casi il medico, sulla base dell’anamnesi del paziente, procederà con la diagnosi per individuare la causa sottostante da trattare.
Come superare l’aerofagia e migliorare il tuo benessere
Come abbiamo potuto vedere l’aerofagia è un disturbo che è possibile superare.
È importante, innanzitutto, agire su alcuni elementi legati soprattutto al modo in cui mangiamo e ad alcune abitudini quotidiane.
Nonostante viviamo in un contesto sociale, familiare e professionale molto frenetico è necessario riuscire e contrastare questo andamento.
A beneficiarne è anche il nostro benessere fisico che potrà finalmente dire addio a tutti i fastidi e gli imbarazzi tipici dell’aerofagia.
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