Sei in spiaggia a goderti il sole e un po’ di relax quando durante un bagno senti la puntura di una medusa.
Oppure, sei testimone di qualcuno, adulto o bambino, vittima di questo spiacevole episodio.
Sì, la puntura delle meduse non è qualcosa di pericoloso, ma può rivelarsi particolarmente fastidiosa, specialmente se a essere coinvolti sono i bambini.
Considerando che il numero delle meduse è in forte aumento anche nei nostri mari è utile sapere come comportarsi. Soprattutto per evitare gesti e scelte inappropriati che si rivelerebbero inutili, o addirittura peggiorare la situazione.
Sintomi di una puntura di medusa
È molto comune incontrare una medusa mentre si fa un bagno in mare. Sia perché il loro numero è in aumento, sia perché si lasciano trasportare dalle correnti ed è quindi frequente trovarsi a contatto con questi animali marini.
A causare la puntura sono i tentacoli che hanno delle estremità urticanti che le meduse utilizzano a scopo difensivo.
Tecnicamente, non è corretto parlare di puntura. I tentacoli delle meduse, infatti, non pungono e non mordono, ma presentano un liquido urticante che a contatto con la nostra pelle provoca una reazione infiammatoria.
Questa è responsabile di:
- Dolore;
- Bruciore;
- Rossore localizzato;
- Pomfi (rilievi cutanei);
- Prurito.
Questi sono i sintomi comuni della puntura di medusa, la cui gravità dipende sostanzialmente dal tipo di animale.
Nella maggior parte dei casi la puntura provoca un’eruzione cutanea dolorosa e pruriginosa che può portare alla comparsa di vescicole piene di pus che tendono poi a rompersi.
Altri sintomi che si possono sperimentare dopo la puntura di una medusa sono:
- Mal di testa;
- Nausea;
- Diarrea;
- Debolezza;
- Dolore muscolare;
- Spasmi;
- Rinorrea (naso che cola);
- Lacrimazione;
- Eccessiva sudorazione;
- Dolore toracico.
La puntura può interessare quasi tutte le parti del corpo considerando come in mare si è quasi del tutto scoperti.
Anche se generalmente innocue per l’uomo, è sempre preferibile non toccare le meduse per evitare di trasferire il liquido urticante ad altre parti del corpo (come gli occhi) peggiorando la situazione.
Solitamente dopo il contatto con il liquido urticante, i sintomi durano non più di qualche ora e si risolvono nell’arco di 24 ore.
Cosa fare immediatamente dopo una puntura di medusa
Mantieni la calma e tranquillizza chi si trova intorno alla persona colpita dalla medusa.
Sì, la calma è l’alleato principale contro questo spiacevole episodio, che non è pericoloso, ma che va gestito con attenzione.
La prima cosa da fare è quella di uscire dall’acqua, chiamando i soccorsi se a essere colpito è un bambino e se non si riesce a nuotare autonomamente.
Una volta raggiunta la riva è necessario controllare che non ci siano parti di tentacoli attaccati alla pelle.
Se ci sono vanno eliminati. Si possono staccare con le mani facendo attenzione ad agire con delicatezza. Si può utilizzare anche l’acqua del mare da versare sulla parte colpita così da diluire la sostanza tossica presente, che non è stata ancora assorbita dalla pelle.
A questo proposito non usare mai l’acqua dolce. Questa, infatti, potrebbe favorire la scarica di veleno.
Queste, invece, sono le cose da non fare assolutamente:
- Grattarsi;
- Lasciare la pelle esposta al sole;
- Strofinare la pelle con l’asciugamano sporco di sabbia;
- Strofinare la sabbia;
- Usare ammoniaca, alcol, urina, aceto o succo di limone;
- Utilizzare creme antistaminiche.
Dopo aver pulito la pelle con l’acqua di mare si possono utilizzare uno spray lenitivo o un gel astringente al cloruro di alluminio.
Sono farmaci da banco che si possono acquistare tranquillamente in farmacia e che è sempre utile avere in borsa quando ci si reca in località di mare.
Nell’immediato è utile fare impacchi di acqua calda per 10-20 minuti mentre gli impacchi freddi sono da prevedere in un secondo momento per alleviare i sintomi.
Se si usa il ghiaccio prestare attenzione che l’acqua dolce non entri a contatto direttamente con la pelle.
Trattamenti successivi
Durante il periodo successivo alla puntura di medusa (indicativamente 10-14 giorni) è utile applicare una crema con protezione solare 50+ che aiuta a evitare la formazione della macchia sulla pelle.
È invece necessario recarsi al pronto soccorso se:
- La puntura provoca shock anafilattico;
- Compaiono pallore, sudorazione, disorientamento e difficoltà respiratorie.
Prevenzione delle punture di medusa
Complice l’elevata diffusione delle meduse (anche per effetto dell’aumento delle temperature dei mari) è difficile essere del tutto al sicuro dal rischio di punture.
Se evitare del tutto il bagno in mare è impossibile da suggerire come metodo di prevenzione, si possono però utilizzare delle particolari creme “anti-medusa”.
Si tratta sostanzialmente di unguenti che aumentano la scivolosità della pelle impedendo ai tentacoli di aderire al nostro corpo.
La loro efficacia va però contestualizzata al tempo trascorso in acqua e alla specie di medusa che potrebbe comunque riuscire a colpire la pelle.
In tanti riferiscono di episodi di punture di medusa ed è un imprevisto comune che non lascia conseguenze, se non il ricordo di una serie di fastidi molto forti.
Prima di partire per le vacanze, è sempre utile preparare una piccola borsa con un kit del pronto soccorso nella quale inserire anche gli spray e i gel efficaci contro i fastidi provocati dalla puntura delle meduse.
Se hai altre domande a riguardo, puoi contattare la nostra assistenza WhatsApp che saprà fornirti preziosi consigli e scorrendo sotto troverai anche tantissimi prodotti che potrebbero esserti utili in caso di punture di meduse.