Disturbi del sonno: dalla narcolessia all'insonnia

Disturbi del sonno: dalla narcolessia all'insonnia

Nonostante scientificamente molte dinamiche che interessano il sonno siano ancora poco chiare, è evidente come esso sia collegato al benessere generale e influisca sulla qualità della vita di ognuno di noi. 

La maggior parte delle persone tende a dormire la quantità maggiore di ore durante la notte (salvo chi non può farlo per esigenze di lavoro) e questo riposo, mediamente di 6 - 10 ore, ha un effetto ristoratore che permette all’organismo di funzionare normalmente.

Sulla quantità di ore che si dorme e sulla percezione del riposo incidono diversi fattori, come:

  • L’età;
  • Lo stato di salute;
  • Lo stress;
  • Il livello di eccitamento;
  • L’alimentazione;
  • L’assunzione di particolari farmaci.

Oltre a questi fattori, anche il cambio dell’ora e il jet-lag possono influire sulla qualità del sonno, con effetti su concentrazione, umore e stress.

I principali disturbi del sonno sono

  • La narcolessia;
  • L’insonnia;
  • Le apnee notturne;
  • Il russamento patologico.

Tutte condizioni molto comuni che inficiano la qualità del riposo delle persone che soffrono di questi problemi, ma, spesso, anche quella delle persone che convivono con loro.

Scopriamo, quindi, quali sono le principali cause e conseguenze dei principali disturbi del sonno e quali sono i rimedi e le forme di prevenzione più efficaci per recuperare il piacere di dormire e di svegliarsi sereni e riposati.

Narcolessia: sintomi, cause e terapie disponibili 

La narcolessia è quella condizione caratterizzata da uno stato di sonnolenza eccessivo o da episodi ricorrenti di sonno durante la giornata.

Propriamente si tratta di una malattia neurologica, sebbene le cause siano poco chiare. 

Tra i principali problemi e conseguenze legati alla narcolessia c’è che chi ne soffre si addormenta senza volerlo, anche durante lo svolgimento delle attività quotidiane; motivo per cui può essere estremamente pericolosa.

Sebbene la causa sia ignota, sembrerebbe che chi soffre di questo disturbo abbia un’alterazione di alcuni neurotrasmettitori che si trovano nel cervello. 

I sintomi della narcolessia vanno dall'eccessiva sonnolenza diurna alle paralisi notturne, passando per episodi temporanei e improvvisi di debolezza muscolare (cataplessia), allucinazionisogni spaventosi e continui risvegli.

Non esiste una cura risolutiva per la narcolessia e, in questi casi, si consiglia di puntare su una sana routine del sonno, concedendosi qualche riposo diurno, ed eventualmente sull’assunzione di alcuni farmaci stimolanti del sistema nervoso centrale, che permettano di controllare l’ipersonnia diurna.

Insonnia: sintomi, cause e terapie disponibili 

Uno dei disturbi del sonno più comuni e trasversali, in quanto associati a diverse condizioni, è l’insonnia. 

Si tratta sostanzialmente della difficoltà a prendere sonno e a mantenerlo abbastanza a lungo

Le cause di questo disturbo sono varie e vanno da uno stile di vita disordinato (soprattutto andando a dormire sempre a orari diversi), scarsa attività fisica, alimentazione pesante, eccessiva sonnolenza durante il giorno, utilizzo quando si è a letto di apparecchi elettronici e anche il dormire in un ambiente disturbato.

Ci sono poi diverse malattie che hanno come conseguenza anche l’insonnia

Tra le principali troviamo:

  • L’ansia;
  • La cefalea;
  • La depressione;
  • Le intolleranze alimentari;
  • I disturbi della tiroide;
  • La sindrome premestruale.

Il trattamento e la gestione dell’insonnia passano prevalentemente dalla modifica delle abitudini che possono essere responsabili di questo disturbo del sonno, migliorando lo stile di vita. 

Molto spesso queste abitudini si rivelano particolarmente efficaci, mentre per le condizioni psicologiche come ansia e depressione o le altre patologie associate all’insonnia è sicuramente necessaria una valutazione medica.

Cause comuni dei disturbi del sonno

Come abbiamo visto parlando della narcolessia e dell’insonnia, quello dei disturbi del sonno è un fenomeno molto vario, sia nelle sue manifestazioni che nelle sue cause. 

Queste possono essere di tipo patologico, neurologico, ambientale o legate alle abitudini quotidiane. 

Possono quindi esserci malattie e condizioni specifiche che alterano il ciclo del sonnoma anche comportamenti errati, come quelli alimentari, fisici o legati agli orari e alle modalità con le quali ci si corica.

In quest’ultima categoria di fattori che influenzano il sonno è utile porre l’attenzione sull’alimentazione, l’esercizio fisico, la tranquillità e gli orari. 

  • Mangiare pesante, con cibi troppo speziati o difficili da digerire a cena o assumere nelle ore serali alcol e bevande stimolanti, come caffè o alcolici, in genere non aiuta a creare le condizioni necessarie per addormentarsi e mantenere il sonno
  • Anche le tensioniil forte stress, le preoccupazioni e le dinamiche che alterano il proprio umore possono rappresentare un condizionamento negativo per il sonno notturno. 
  • L’assenza di attività fisica regolare, uno stile di vita sedentario e disordinato, ma anche i cambi di stagione o condizioni metereologiche particolarmente forti sono altri fattori di rischio responsabili di molti disturbi del sonno.

Possiamo dire che il riposo non è qualcosa di innato e scontato e che è quindi una realtà di cui prendersi cura. 

Questo vale a tutte le età, ma soprattutto da adulti, sebbene anche l’età pediatrica è contraddistinta da tantissimi disturbi del sonno; ma in quei casi le cause sono altre e possono arrecare più danno ai genitori, che ai bambini stessi.

Conseguenze dei disturbi del sonno sulla salute e la vita quotidiana 

Non dormire, dormire poco o male ha conseguenze devastanti sulla qualità della vita. 

Chi soffre di disturbi del sonno è maggiormente a rischio di:

  • Stanchezza cronica;
  • Disturbi dell’attenzione e della concentrazione;
  • Disturbi dell’umore;
  • Stati di irritabilità e ansia. 

Queste condizioni, oltre a incidere negativamente sulla propria serenità, condizionano negativamente la propria professionalità, determinando seri problemi sul posto di lavoro. 

Soprattutto chi svolge mansioni rischiose, che prevedono l’utilizzo di mezzi di trasporto (magari a lunga percorrenza) o strumenti e macchinari pericolosi, è maggiormente a rischio di danni fisici, menomazioni e conseguenze gravissime sulla propria e altrui incolumità.

Come prevenire i disturbi del sonno: consigli pratici 

Per prevenire i disturbi del sonno e investire su questa realtà fondamentale della propria vita è indispensabile mettere in pratica una buona igiene del sonno

Parliamo quindi di quelle strategie atte a preservare il sonno, permettendo di beneficiare di tutti i vantaggi legati al buon riposo.

Il primo consiglio è quello di seguire una regolarità negli orari, sia nell’addormentarsi che nello svegliarsi. La regolarità, infatti, è un valido aiuto per acquisire un ritmo di sonno stabile.

In questo senso è fondamentale che la cura del sonno venga perseguita, evitando il più possibile di cedere a occasioni (lavoro, socializzazione, studio, divertimento, eccetera) che potrebbero alterare gli orari di addormentamento e, quindi, di sveglia.

Un altro consiglio molto importante è legato alla cura della camera da letto e dell’ambiente nel quale si riposa. 

Meglio utilizzare un materasso e un cuscino di qualità, facendo in modo che la camera sia silenziosa, della giusta temperatura (né troppo calda né troppo fredda) e non eccessivamente illuminata.

Per prendere sonno ci vuole tempo ed è utile rilassarsi in preparazione all’addormentamento; un po’ di stretching o un po’ di musica rilassante possono essere utili per aiutare a raggiungere uno stato di calma necessario per prendere sonno. 

Quando si va a letto non vanno utilizzati i dispositivi elettronici; il suono delle notifiche o anche solo i led dello smartphone (ma anche del tablet, del PC o dello smartwatch) non aiutano a coricarsi, anzi. 

Anche il consultare il telefono quando ci si sveglia durante la notte non aiuta ad addormentarsi.

Nelle ore precedenti l’addormentamento vanno evitati, come detto, cibi pesanti e bevande stimolanti preferendo invece tisane rilassanti che potrebbero aiutare a prendere sonno. 

In caso le difficoltà a prendere sonno persistono è preferibile evitare di rigirarsi nel letto ma spostarsi in un’altra camera e, sempre senza troppa luce artificiale, fare un po’ di stretching o leggere.

Trattamenti disponibili per i disturbi del sonno 

Il sonno sembra essere più complicato e complesso di come siamo abituati a conoscerlo. Sono tanti e spesso invalidanti i disturbi a carico del riposo notturno. 

Così come le manifestazioni e le cause sono varie, anche i rimedi per un buon sonno sono diversi e vanno dalle sane abitudini già citate a terapie farmacologiche, passando da terapie cognitivo-comportamentali e l’utilizzo di appositi dispositivi (come nel caso delle apnee notturne).

In generale, è utilequando si soffre di un problema del sonnoevitare di sottovalutarlo, prestandogli la giusta attenzione. 

Per quanto faticoso possa essere anche il minimo miglioramento, questo può essere decisivo per aumentare la qualità delle proprie giornate e della propria vita.

A questo proposito dal 2008 si celebra la Giornata Mondiale del Sonno (che si festeggia il venerdì della seconda settimana di marzo). 

È un evento organizzato dalla WASM, la World Association of Sleep Medicine che ha lo scopo di richiamare l’attenzione sui disturbi del sonno, sui fattori di rischio e sulle cure disponibili.

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