Due ricorrenze apparentemente molto diverse tra loro cadono il 20 marzo: la Giornata internazionale della felicità e la Giornata Internazionale della salute orale (World Oral Health Day).
Forse, non è un caso che queste 2 celebrazioni vengono festeggiate nello stesso giorno; questo perché la salute orale è direttamente responsabile della felicità in quanto profondamente legata al nostro stato di salute.
Inoltre, una delle maggiori espressioni della felicità è il sorriso e questo non può prescindere da un’adeguata salute orale.
Perché è importante lavare i denti correttamente
Quando parliamo di igiene orale non facciamo riferimento solo alla pulizia dei denti, ma a tutta una serie di attenzioni legate ad una sfera di vitale importanza.
La cavità orale, infatti, non è soltanto un passaggio che collega l’esterno con l’interno del nostro corpo, né un mero canale nel quale introdurre gli alimenti.
Dalla salute della bocca, con tutto il complesso di elementi che la compongono, passa la salute di tutto il corpo.
Infatti, una sua compromissione può dipendere non solo da problemi dentistici (placca, carie, eccetera), ma anche da patologie cardiovascolari, disturbi cognitivi e molto altro.
Prendersi cura dell’igiene orale significa poter assicurare al proprio organismo un livello di salute adeguato, prevenendo disturbi e complicazioni che possono rivelarsi particolarmente fastidiosi e gravi.
Soprattutto considerando come il 60% della popolazione italiana, come riferito dai dati del Ministero della Salute, soffre di malattie parodontali.
Nonostante lavarsi i denti sia un’abitudine oggetto della routine quotidiana, è quindi importante e necessario chiarire alcuni aspetti chiave legati all’igiene orale di tutti i componenti della famiglia, adulti e bambini.
La tecnica corretta per lavare i denti
Come si lavano i denti e come si cura l’igiene del cavo orale?
Il primo strumento indispensabile su cui contare è lo spazzolino.
Nonostante esso sia sempre presente in bagno e tra gli accessori che portiamo in viaggio, non sempre viene utilizzato correttamente.
Innanzitutto, la scelta deve ricadere su uno spazzolino della giusta dimensione, per poter raggiungere senza difficoltà tutti i punti della cavità orale.
Poi, dopo aver applicato il dentifricio, è necessario strofinare dall’alto verso il basso per i denti dell’arcata superiore e, viceversa, dal basso verso l’alto per i denti dell’arcata inferiore.
Questa differenza consente di raggiungere tutti gli spazi interprossimali (quelli tra un dente e l’altro) senza rovinare le gengive.
Inoltre, è importante che lo spazzolino venga tenuto in posizione inclinata di 45° andando ad agire su tutta la superficie dei denti, anche quella posteriore.
Al termine del lavaggio dei denti, il consiglio è quello di spazzolare leggermente anche la lingua, in modo da eliminare batteri e residui di cibo che possono causare cattivi odori e disturbi.
Quanto tempo dedicare all'igiene orale?
Una domanda spesso sottoposta ai dentisti è quella legata alla durata del lavaggio dei denti.
Per avere una pulizia efficace è necessario spazzolare, evitando troppa foga, per almeno 2 minuti.
Lavarsi i denti è un’attività cui prestare molta attenzione e, sebbene spesso venga svolta di fretta a fine giornata o poco prima di uscire di casa, è fondamentale evitare di trascurarla o non riconoscerle la giusta importanza e l’impegno necessario.
Una pulizia dei denti sbrigativa, infatti, non è efficace e non aiuta a tenere in salute la cavità orale.
La scelta dello spazzolino: quale scegliere e quale tipo di setole preferire
Abbiamo visto come si usa, ma qual è il miglior spazzolino per i denti da acquistare?
In commercio ne esistono di diversi tipi, da quelli economici a quelli più costosi, da quelli manuali a quelli elettrici, passando per tutte le diverse forme e tipologie di testine.
Come orientarsi?
Partiamo dalla testa: la spazzola deve essere adeguata al tipo di denti e alle preferenze.
In caso di denti sensibili o gengiviti è preferibile utilizzare setole morbide e delicate; negli altri casi il consulto con il proprio dentista è prezioso per individuare il modello più adeguato.
In generale, però, è importante che la testa dello spazzolino sia arrotondata in modo da non ferire o danneggiare la cavità orale.
A questo proposito molti spazzolini, anche di quelli manuali, prevedono la testina flessibile in modo che si adatti al meglio durante la pulizia e restituisca un risultato più efficace.
Tra spazzolino elettrico e manuale la differenza è legata prevalentemente al modo di utilizzo, nonostante quello elettrico sia potenzialmente più efficace.
Tra setole naturali e sintetiche, invece, sono da preferire quelle sintetiche che sono più resistenti, con un diametro uniforme e hanno un’azione migliore.
Un’attenzione particolare va rivolta anche all’impugnatura che deve assicurare una presa salda e un controllo sicuro e totale dei movimenti per poter completare al meglio la pulizia dei denti.
In tutti i casi è importante ricordare come, almeno ogni 2 mesi, lo spazzolino o le testine vanno sostituite in quanto l’utilizzo ripetuto ne riduce l’efficacia.
Come scegliere il dentifricio giusto e quali ingredienti cercare
Insieme allo spazzolino è doveroso porre l’attenzione sul dentifricio da utilizzare.
I dentifrici non sono tutti uguali e la loro differenza non incide solamente sull’efficacia; un dentifricio non adeguato, infatti, rischia di rovinare i denti.
Il primo aspetto da considerare è la presenza del fluoro; si tratta di un ingrediente fondamentale per prevenire le carie e rimuovere la placca, ma per coloro che hanno denti sensibili la sua presenza può risultare fastidiosa o, addirittura, dannosa.
In questi casi è da utilizzare un dentifricio senza fluoro e che abbia un’azione antibatterica o antinfiammatoria, che eviti di irritare i denti e le gengive.
Altri dentifrici in commercio possono avere proprietà sbiancanti o differire tra loro per il sapore; in questi casi, in base alle necessità e preferenze, si può trovare il prodotto più adeguato ad assicurare la propria igiene orale.
Come utilizzare correttamente filo interdentale e scovolini
Il filo interdentale non è un’alternativa allo spazzolino ma uno strumento che può rivelarsi molto utile come integrazione.
Il filo, infatti, riesce ad arrivare nei punti in cui anche il miglior spazzolino non arriva permettendo una pulizia davvero completa.
Per un utilizzo davvero efficace è indispensabile, innanzitutto, lavarsi le mani dovendole poi introdurre in bocca.
A questo punto si può prendere il filo interdentale (circa 40-50cm) avvolgendolo intorno al dito indice o al medio; un’altra piccola parte va avvolta intorno al dito dell’altra mano.
A questo punto è necessario tenere non più di 5 cm di filo interdentale teso tra le due dita utilizzando il pollice per guidarlo tra i denti dell’arcata superiore e l’indice tra quelli dell’arcata inferiore.
Ora, bisogna far scivolare delicatamente il filo tra i denti applicando un movimento ondulatorio per poi farlo scorrere avanti e indietro sia sulla superficie del dente che sul bordo gengivale.
Ogni volta che si cambia dente bisogna, ovviamente, cambiare la porzione di filo da utilizzare.
Collutori e altri prodotti per l'igiene orale
L’altro alleato dell’igiene orale è il collutorio: un prodotto utile per migliorare l’alito, prevenire le carie e ridurre i fastidi alle gengive.
Anche in questo caso è fondamentale trovare il prodotto adeguato preferendo quelli a base di Clorexidina per le proprietà di prevenzione dalle infezioni, dalle gengiviti, dalle formazioni batteriche e delle placche e perché contrasta il sanguinamento.
Esistono anche collutori al fluoro ma valgono le stesse indicazioni che abbiamo dato per il dentifricio.
L’uso corretto del collutorio prevede una quantità non superiore ai 20 ml (o comunque seguendo quanto indicato sulla confezione) da utilizzare prima o dopo il lavaggio dei denti avendo cura di farlo arrivare in tutti i punti della cavità orale per poi sputarlo.
È importantissimo evitare di risciacquare con l’acqua per evitare di vanificare l’azione del collutorio.
Come curare la propria igiene orale durante la giornata: consigli pratici
Spazzolino, dentifricio, filo interdentale e collutorio: questi sono i 4 strumenti indispensabili per prendersi cura della propria igiene orale.
Il consiglio è, innanzitutto, quello di occuparsi della pulizia dei denti almeno 2 volte al giorno, preferendo la mattina e la sera in quanto sono i momenti in cui si è a casa.
Per chi è tutto il giorno fuori per lavoro e non può recarsi in bagno dopo i pasti per lavarsi i denti, può provare delle gomme da masticare allo xilitolo, ma queste hanno solo un effetto sul cattivo odore, non sull’igiene.
L’ideale sarebbe riuscire a lavare i denti dopo ogni pasto (esistono kit da viaggio e facili da trasportare), in modo da mantenere elevata la qualità dell’igiene orale.
Consigli finali per una perfetta igiene orale
Abbiamo ampiamente sottolineato l’importanza di lavarsi i denti e prendersi cura della propria igiene orale. Farlo nel rispetto della propria salute, serenità e felicità.
Parallelamente, alla pulizia dei denti è bene prestare attenzione all’alimentazione preferendo una dieta senza troppi zuccheri ed effettuando regolari visite dentistiche.
Dall’impegno quotidiano arriveranno i risultati migliori, anche e soprattutto in termini di prevenzione.
Ricorda: la tua salute generale passa anche e soprattutto da quella della tua cavità orale.
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