L’utilizzo del collutorio è un impegno fondamentale per assicurare alla cavità dentale un ottimo stato di salute e, quindi, prevenire tutti quei disturbi, fastidi, condizioni e patologie che possono svilupparsi.
L’igiene orale, da eseguire almeno 2 volte al giorno e se possibile dopo ogni pasto, si persegue sia tramite la pulizia dei denti con un apposito spazzolino e dentifricio che tramite il collutorio.
In questo modo si riesce a rimuovere i residui di cibo e gli agenti responsabili di tartaro e placche, così come delle principali patologie della cavità orale, come le malattie gengivali e le carie.
In questa prospettiva è importante conoscere la clorexidina e il suo impiego nei collutori per le sue importanti proprietà disinfettanti.
Clorexidina: cos'è e a cosa serve
Di per sé la clorexidina è una sostanza di sintesi che ha un’importantissima azione antibatterica.
Questo perché agisce con efficacia contro molti batteri e si rivela particolarmente utile anche per contrastare molti funghi e virus.
La clorexidina è ampiamente utilizzata in campo medico e sanitario soprattutto come disinfettante per le mani e nel settore odontoiatrico.
In questi campi è principalmente utilizzato lo ione gluconato (lo ione negativo dell’acido gluconico), motivo per cui nelle etichette dei farmaci e dei prodotti medici si legge la presenza della clorexidina digluconato e della clorexidina gluconato.
Per le sue proprietà antisettiche e antibatteriche la clorexidina viene utilizzata per ottenere prodotti e farmaci per disinfettare le ferite e la pelle, curare l’acne ed eliminare i batteri prima di sottoporre un soggetto a un intervento chirurgico.
L’altro campo di utilizzo, come anticipato, è quello odontoiatrico dove viene utilizzata anche per contrastare l’alitosi.
Clorexidina per l'igiene orale
Abbiamo visto come la clorexidina sia una delle sostanze più utilizzate per la realizzazione dei collutori.
In questi prodotti la sostanza è presente in minima quantità (circa lo 0.2% della concentrazione).
Anche se in minima presenza la clorexidina riesce ad assicurare i suoi benefici per prevenire:
- Infezioni;
- Formazioni batteriche;
- Formazione di placche;
- Sanguinamento gengivale;
- Gengiviti.
Generalmente, questi collutori alla clorexidina vengono prescritti dal Dentista a seguito di interventi ed estrazioni dentarie, ma anche in particolari condizioni.
Inoltre, sono indicati per quei soggetti che non riescono a ottenere una corretta igiene orale tramite il solo utilizzo dello spazzolino o del filo interdentale.
I collutori con la clorexidina per l’igiene orale messi in commercio si distinguono in farmaci da banco e dispositivi medici.
In entrambi i casi si tratta di prodotti acquistabili senza ricetta medica, ma è consigliato che l’utilizzo avvenga sempre dopo il consulto con l’Odontoiatra o il Medico di riferimento.
Collutorio con clorexidina: occhio a non esagerare
Il ricorso al parere medico è fondamentale per prevenire una serie di controindicazioni associate all’utilizzo del collutorio con clorexidina.
Gli effetti potenzialmente negativi non avvengono per effetto della clorexidina in sé, ma per le reazioni allergiche che questa sostanza può provocare in alcuni soggetti a seguito di un utilizzo particolarmente prolungato.
L’uso per un tempo eccessivo di questi collutori, inoltre, può portare all’ingiallimento o alla comparsa di macchie sui denti così come all’aumento del tartaro con conseguente infiammazione della bocca.
In alcuni casi si può andare incontro anche a un’alterazione del senso del gusto e, specialmente nei soggetti più sensibili, provare prurito, gonfiore al viso, eruzioni cutanee e irritazione della pelle.
In tutti i casi si tratta di effetti collaterali temporanei e facilmente risolvibili, ma che rappresentano una causa di forti fastidi.
Il corretto utilizzo dei collutori con clorexidina è quello prescritto dal Medico e quello riportato nel foglietto informativo presente all’interno della confezione.
In modo particolare si deve prestare grande attenzione al tempo dedicato al risciacquo che non deve durare troppo proprio per evitare un effetto negativo della clorexidina.
Inoltre, è buona norma anche valutare il tipo di dentifricio utilizzato. Quelli comuni non creano controindicazioni, ma alcuni particolari prodotti potrebbero interferire con l’azione della clorexidina.
In questi casi può essere sufficiente utilizzare il collutorio a distanza di tempo da quando ci si è lavati i denti con il dentifricio (almeno 10 minuti), ma una valutazione preventiva si rivela utile per non correre alcun tipo di rischio.
I migliori collutori con clorexidina
Nella scelta dei migliori collutori a base di clorexidina è utile verificare la concentrazione di questa sostanza e per quali tipo di condizioni ne è indicato l’uso.
Inoltre, è utile ricordare alcune buone norme sull’uso corretto ed efficace dei collutori:
- Utilizzare il prodotto dopo il lavaggio dei denti, con spazzolino e dentifricio e/o filo interdentale);
- Utilizzare la dose di prodotto indicata nel foglietto informativo (spesso il tappo di chiusura è un bicchierino graduato) ed eventualmente diluirlo nell’acqua;
- Una volta in bocca, far arrivare il collutorio in ogni parte della cavità orale, in modo da agire sia sui denti che sulle gengive.
- Tenere il liquido in bocca per circa 30 secondi e poi, una volta sputato, non risciacquare con l’acqua.
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